I furgoni Arrival sbarcano in Borsa e valgono già 11 miliaridi di euro

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I furgoni elettrici Arrival sbarcano in Borsa a New York, e valgono già 13 miliardi di dollari (11 miliardi di euro). E’ la più alta valutazione mai ottenuta al debutto da una società del Regno Unito, pur senza mai aver venduto un solo veicolo nè incassato una sola fattura. E il suo fondatore, Denis Sverdlov, che possiede ancora il 76% del capitale, entra di botto nel gotha dei pluri miliardari. 

furgoni arrival
A destra il fondatore di Arrival Denis Sverdlov

La società ha debuttato la scorsa settimana grazie alla fusione con la SPAC  CIIC Merger e ora è quotata al Nasdaq di New York. In novembre quando fu perfezionata l’operazione la valutazione era meno della metà, 5,4 miliardi di dollari. Il titolo è stato collocato a 22,40 dollari per azione e il primo giorno ha chiuso a 22,80 dollari.

Grazie alla quotazione Arrival ha messo in cassa 660 milioni di dollari, con i quali finanzierà il suo piano di sviluppo industriale. I furgoni Arrival saranno prodotti in un rete globale di microfabbriche, interamente robotizzate, collocate a km zero rispetto ai grandi clienti. Il maggiore di questi è il corriere internazionale UPS che ha firmato un accordo per 10 mila furgoni, più altri 10 mila in opzione. Con il furgoni Arrival UPS  procederà alla completa elettrificazionedi della sua flotta per le consegne in ambito urbano.