La missiva, scritta in punto di morte, accusa anche il New York Police Department di aver ideato l’assassinio. Pochi giorni prima del discorso del leader dei diritti civili allontanarono due delle sue guardie del corpo per non fallire l’attentato. I familiari chiedono che l’indagine venga riaperta alla luce delle nuove prove
Cinquantasei anni dopo l’omicidio di Malcolm X è stata resa pubblica una lettera di Ray Wood, ora deceduto, che nel 1965 era un agente di polizia sotto copertura.
La sua famiglia afferma che Wood scrisse la missiva sul letto di morte accusando l’Fbi e il New York Police Department di essere gli ideatori dell’assassinio nel 1965 dell’attivista afroamericano per i diritti civili.
Nella lettera manoscritta Raymond Wood spiega di aver ricevuto pressioni dai suoi capi del New York Police Department affinché spingesse due membri della sicurezza di Malcolm X a commettere dei reati pochi giorni prima dell’uccisione del leader.
I reati avrebbero allontanano i due dalla gestione della sicurezza, facilitando la realizzazione dell’agguato. Nella lettera si dice anche che questa mossa avrebbe garantito che il leader si sarebbe trovato senza protezioni all’ingresso dell’Audubon Ballroom dove poi è stato colpito a morte.
Per l’omicidio dell’attivista sono stati accusati tre membri del Nation of islam, gruppo di afroamericani musulmani. Diversi storici ritengono che l’accusa sia ricaduta sulle persone sbagliate e l’anno scorso il procuratore distrettuale di Manhattan ha avviato una revisione delle condanne.
Le tre figlie di Malcolm X, insieme alla famiglia di Wood e al famoso avvocato per i diritti civili Ben Crump, chiedono che l’indagine sull’omicidio venga riaperta alla luce delle nuove prove. “Quello che vogliamo è cercare giustizia”, ha detto l’avvocato Ray Hamlin.
Nel 1950 l’Fbi ha aperto un fascicolo su Malcolm X dopo una lettera scritta al presidente Truman in cui esprimeva le sue posizioni contro la guerra di Corea e si dichiarava comunista. Nel marzo del 1953, anche la Cia iniziò a spiarlo.
Il 14 febbraio 1965 Malcolm e la sua famiglia sono sopravvissuti a un attentato dinamitardo contro la loro abitazione.
Esattamente una settimana dopo, il 21 febbraio, Malcolm X fu assassinato durante un discorso pubblico ad Harlem, all’età di 39 anni, con sette colpi di arma da fuoco.
Al funerale, celebrato il 27 febbraio 1965 ad Harlem, parteciparono oltre 1.500.000 persone. Il suo corpo fu sepolto nel cimitero di Ferncliff, ad Hartsdale, New York.